Giro d’Italia 2018, Froome conferma: “Ci vediamo a Gerusalemme” E rilancia: “La doppietta è possibile”
Chris Froome sarà al via del Giro d’Italia 2018. Dopo i rumors e le indiscrezioni delle ultime settimane il portacolori della Sky ha confermato oggi la sua presenza il prossimo 4 maggio alla Grande Partenza da Gerusalemme. L’ufficialità è arrivata nel corso della presentazione del percorso della Corsa Rosa con il britannico che cercherà di ottenere la vittoria del suo terzo Grande Giro consecutivo dopo i successi del Tour de France e della Vuelta a España della stagione appena conclusa, senza chiaramente dimenticare la sua intenzione di presentarsi poi nuovamente al via della Grande Boucle per vincerla.
Lo stesso keniano bianco ha voluto spiegare i motivi che lo hanno spinto a prendere questa decisione: “Per me è una situazione unica, avendo vinto il Tour e la Vuelta l’anno scorso ora ho l’occasione di andare al Giro per provare a vincere un terzo Grande Giro consecutivo“. “È veramente emozionante poter affrontare questa nuova sfida – aggiunge Froome – Provare a fare qualcosa che la gente non si aspetterebbe. Per me si tratta di una motivazione nuova per veder se riesco a realizzare qualcosa di speciale il prossimo anno”.
Per Froome si tratta di un ritorno alle origini visto il legame con l’Italia: “La mia carriera in bici è iniziata in qualche modo proprio in Italia. Ho vissuto lì per tre anni quando ho iniziato la mia carriera fra i professionisti e quindi avere la possibilità di tornare al Giro. Pensando anche all’opportunità unica che ho, mi sembra come la chiusura di un cerchio”.
La sua partecipazione alla Corsa Rosa non esclude dunque la sua voglia di Tour, con l’idea poi di centrare la storica doppietta con il la Grande Boucle (che mancherà il prossimo anno da 20 anni esatti, dal magico 1998 di Marco Pantani), così come spiega il capitano della Sky: “Sappiamo che nell’era moderna vincere sia il Giro che il Tour nella stessa stagione è un’impresa, ma il modo in cui abbiamo gestito le cose quest’anno mi dà fiducia per poter puntare al successo in entrambe le corse”.
Ruolo importante l’ha giocato indubbiamente anche il cambio di calendario della corsa francese, che ritarderà la partenza di una settimana per evitare una eccessiva contemporaneità con il Mondiale di Calcio. “Ci sarà una settimana in più di riposo tra Giro e Tour – spiega – Significa una settimana in più per riposarsi e per allenarsi rispetto al normale, cosa che penso renda potenzialmente più fattibile e gestibile la possibilità di affrontare entrambe le corse in grande forma“.
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